Chi sono

Sono un Neurochirurgo e Chirurgo Vertebrale specializzato presso la Clinica Universitaria di Torino diretta dal Prof. A. Ducati.

Attualmente sono titolare di incarico libero-professionale nelle Unità di Chirurgia della Colonna presso la Casa di Cura Rizzola (San Donà di Piave – VE) e la Villa Torri Hospital GVM (Bologna).

Ho completato la mia formazione con due fellowship di ricerca in Chirurgia Spinale:

Una negli Stati Uniti (Columbia University – New York, NY – Dr. K.D.Riew) dove ho avuto modo di approfondire i diversi aspetti delle patologie degenerative del rachide cervicale e delle deformità cervicali;

Una in  Republica Ceca (Liberec Regional Hospital – Liberec – Prof. P.Suchomel) al fine di apprendere l’utilizzo diell’ immaging intraoperatorio (TC) e dei sistemi di navigazione nel trattamento della giunzione occipito-cervicale e cervico-toracico. 

Ho partecipato a numerosi corsi e congressi nazionali ed internazionali anche in qualitá di tutor/faculty. 

Dal 2017 ad oggi ho eseguito più di 700 interventi di chirurgia vertebrale maggiore.

La mia attività chirurgica è focalizzata in particolare sul trattamento delle patologie degenerative, tumorali e traumatiche della colonna vertebrale con particolare applicazione delle più nuove tecniche mini-invasive e con interesse al trattamento conservativo antalgico per lombalgia/cervicalgia ed ernia del disco attraverso un approccio multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali 

Presso la Casa di Cura Rizzola (San Donà di Piave -VE) la nostra equipe si avvale delle più moderne tecnologie nell’ambito della chirurgia vertebrale: dai sistemi di imaging e navigazione intraoperatoria (O-Arm) sino alla chirurgia robotica mediante l’utilizzo del sistema ExcelsiusGPS. Tecnologie queste che permettono di massimizzare i risultati per il paziente e minimizzare i rischi connessi alla chirurgia.

Svolgo attività ambulatoriale in diversi studi in Italia.

Alla base della mia attività vi è un approccio mirato a scegliere il trattamento chirurgico o conservativo più adatto alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente. Intendo la chirurgia vertebrale come fosse un abito che va creato su misura.

Il Paziente prima di tutto

Vi è prova che l’informazione del paziente migliora la prognosi complessiva della condizione. Il paziente deve partecipare attivamente alla scelta della strategia di trattamento, anche rispetto al suo stile di vita e alle sue preferenze, in modo da avere le giuste aspettative rispetto al processo di guarigione ed essere pienamente soddisfatto della terapia e del medico.

Affinché questo avvenga è fondamentale un rapporto medico-paziente che porti alla conoscenza dei valori e degli obiettivi personali da parte di entrambi, che possa indirizzare verso la buona gestione di un percorso sicuramente irto di ostacoli, a volte anche scoraggianti, ma che può avere il suo massimo successo se condiviso.

Le aspettative non realistiche che il paziente si costruisce, infatti, spesso dipendono da una promessa di salute che non può essere mantenuta o da erronea conoscenza delle opzioni di cura e rispettivi decorsi.

Condividere le aspettative, anche quando non c’è la possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi desiderati, offre l’opportunità al paziente di farsi conoscere e ascoltare ed al medico, nel rispetto di quei desideri, di proporre un’alternativa che sia un valido compromesso tra le esigenze manifestate e i risultati che possono essere realisticamente perseguiti.

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